venerdì 15 gennaio 2010

Lo Statista

Alla luce dell'esaltazione del Craxi "statista" proposta da Silvio Berlusconi & C. ripercorriamo alcune tappe salienti della politica Craxiana a cavallo tra gli anni '80 e '90.

14 Ottobre 1984
Un decreto del Governo Craxi, passato con la fiducia, e convertito in legge il 12 giugno 1984 (legge 219/1984) taglia 4 punti percentuale della Scala Mobile. Alcuni studiosi afferamarono che grazie a questa misura l'inflazione scese dal 16% al 4% nel periodo 1983-1987 e che il deficit pubblico scese dal 15% al 10%. Affermazioni completamente alterate poichè la diminuzione dell'inflazione era un fenomeno strutturale tant'è che era diminuzione dal 1979 quando raggiunse il 22% e riprese a salire proprio dal 1987. Il deficit pubblico diminuì effettivamente, però dal 12,5% all' 11% , ma il "debito pubblico" da non confondersi con il "deficit pubblico" in quel periodo di riferimento crebbe dal 70% al circa il 95% del PIL. Il debito crebbe vertiginosamente per l'aumento spropositato della spesa per interessi - ricordo che il deficit viene finanziato con l'emissione di titoli di stato - dovuta all'abolizione del vincolo di acquisto di titoli di stato a tassi "calmierati" imposto alle banche fino al 1982.

20 Ottobre 1984
Il governo Craxi vara un decreto, convertito in legge il 4 Febbreio 1985, che legalizza in via "provvisoria" la possibilità, con “interconnessione funzionale" ovvero la differita contemporanea su scala nazionale, delle reti private di Silvio Berlusconi a continuare le trasmissioni su scala nazionale. Il decreto toglie i sigilli che i pretori di Torino, Roma e Pescara avevano messo il 16 Ottobre alle reti del Cavaliere. Per dirla tutta poichè i suddetti pretori - definiti "d'assalto"- minacciarono nuovi black-out, Craxi pensò alla "via dell'inciucio" con i democristiani e i "comunisti o quello che pensavano di essere". In quel momento verrà lottizzato il servizio pubblico televisivo. Alla DC andrà la direzione della Rai (Biagio Agnes in quota DC-De Mita) e Rai3 viene "appaltata": i "comunisti edulcorati" alla direzione e al telegiornale nazionale, i democristiani - di nuovo! - all'informazione regionale e i repubblicani al dipartimento scuola ed educazione. Così fu scongiurato l'ostruzionismo e così fu varato il nuovo decreto il 6 Dicembre 1984. Il 4 Febbraio 1985 il PCI votò contro la conversione in legge ma fece i conti senza l'oste pensando di aver portato a casa una rete televisiva gabbando Craxi e confidando sull'approvazione del riassetto del sistema radiotelevisivo previsto nel giugno dello stesso anno che avrebbe ripristinato l'illegalità delle reti del cavaliere. Non andò come previsto!...il resto è storia.

28 Febbraio 1985
Con la legge n° 47 del 28/2/1985 furono ammessi al condono edilizio tutti gli abusi realizzati fino al 1/10/1983.L'effetto dell'annuncio di un possibile condono edilizio provocò in 2 anni, dal 1983 al 1984, l'insorgere di oltre 200000 costruzioni abusive, un'enormità se si considera che tra il 1982 e il 1997 ne furono realizzate in totale quasi un milione. In 2 anni vennero perpetuati circa il 24% degli abusi edilizi del quindicennio '82-'97. Come sempre avviene in questi casi la "legge di condono" venne presentata come la panacea che avrebbe interrotto la vecchia "gestione urbanistica" e definito un sistema di regolamenti penali ma sopratutto introdotto la diretta responsabilità delle amministrazione locali per
l'accertamento e la repressione degli abusi. Peccato però che non fu mai realmente applicata poichè l'art 13 della stessa legge che introduceva il concetto di "sanatoria edilizia" creò confusione con le normative di tutela ambientale per le quali non è prevista "sanatoria".


17 Febbraio 1992
Primo arresto dell'inchiesta "Mani pulite". Mario Chiesa definito da Craxi il "mariuolo isolato" del PSI venne arrestato mentre prendeva una tangente. Con la sua confessione si scatena il terremoto che porterà alla fine della prima repubblica. Il cataclisma decimò il PSI che entro in crisi e si sciolse alla fine del 1994 mentre la DC anch'essa colpita dell'onda d'urto della "magistratura democratica", come oggi la definisce il cavaliere, si sciolse definitivamente nel 1993. I sopravvisuti si rifugiarono nei nuovi partiti nascenti, primo fra tutti Forza Italia nato come movimento politico di rinnovamento e modernizzazione e divenuto poi un contenitore di capitale umano eterogeneo.

3 Luglio 1992
Craxi alla Camera affermò che tutti i partiti avevano finanziato le proprie attività con denaro ottenuto illegalmente e "per quanto reazioni e giudizi negativi possa comportare e per quante degenerazioni possa aver generato non è e non può essere considerato ed utilizzato da nessuno come un esplosivo per far saltare un sistema, per delegittimare una classe politica, per creare un clima nel quale di certo non possono nascere né le correzioni che si impongono né un’opera di risanamento efficace ma solo la disgregazione e l’avventura". Negli stessi giorni veniva raggiunto dai primi avvisi di garanzia. Il 29 Aprile del 1993 di nuovo in parlamento affermò "Basta con l'ipocrisia!", tutti i partiti si servivano delle tangenti per autofinanziarsi, anche quelli che qui dentro fanno i moralisti".


5 Maggio 1994
Craxi fugge ad Hammamet in Tunisia dove soggiornò fino al 19 gennaio del 2000 quando morì per un arresto cardiaco.


Bettino Craxi classe 1934

- Condannato in via definitiva a cinque anni e sei mesi per le tangenti Eni-Sai (corruzione)
- Condannato a quattro anni e sei mesi per le tangenti della Metropolitana milanese (finanziamento illecito)
- Condannato in secondo grado a tre anni per Enimont (finanziamento illecito)
- Condannato a cinque anni e nove mesi per le tangenti Enel e a cinque anni e nove mesi per il Conto Protezione (bancarotta fraudolenta del Banco Ambrosiano
- Salvato dalla prescrizione in appello dopo una condanna a quattro anni in tribunale per le tangenti di Berlusconi tramite All Iberian
- Imputato in primo grado per le bustarelle dell’autostrada Milano-Serravalle (corruzione) e per quelle della cooperazione col Terzo Mondo, nonché per frode fiscale sui proventi delle sue varie tangenti

Per tutti i processi in cui era imputato è stata pronunciata estinzione dopo il suo decesso.


Se qualcuno vuole elogiare uno "statista" di questo calibro insieme a Silvio Berlusconi & C. si faccia avanti.

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