mercoledì 23 dicembre 2009

Terza Repubblica

Nel '92 entravamo violentemente nella Seconda Repubblica. Mani Pulite era l'espressione dell'anno in cui tutti si riconoscevano, tranne ovviamente gli inquisiti e i loro compari.
A 17 anni di distanza pochi si riconoscono in quell'espressione tant'è che la magistratura è sotto scacco da quel manipolo di politici che scamparono al terremoto giudiziario e che oggi, come allora, risiedono trasversalmente in parlamento.
La classe politica è in gravi condizioni; non riesce, come nel '92, a rispondere alle richieste del popolo elettore; risponde, come allora, solo a se stessa per argirare i propri problemi giudiziari e per gestire gli interessi economici strettamente collegati all'azione politica. I segnali ci sono tutti e l'imbarbarimento dei toni degli ultimi mesi quasi preannuncia, come allora, il giro di boa.

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